La vita di San Francesco di Paola
La vita di San Francesco di Paola
a cura del dott. Claudio Italiano
Mi sembrava doveroso, come milazzese, riportare la vita e le opere del nostro grande
taumaturgo San Francesco di Paola, milazzese doc anch'egli, grande santo ed umile
uomo, tanto che neppure i Milazzesi ne conoscono opere, vita e miracoli. Leggiamo
queste poche righe, curate da un collegio di devoti al santo e capirete perchè San
Francesco di Paola è un grande santo e prima ancora un grande ed umile uomo di fede,
espressione altissima di quella fede che cresce nel silenzio e nella preghiera,
oltre che nell'esempio eclatante di crisitianità. Meditate milazzesi, meditate !
Cfr prima S. Francesco di Paola
La festa 2010 in esclusiva su Youtube
video clip della festa parte I
Video clip della preghiera 2008 di P. Carmelita e Don
Santino
San Francesco di Paola fu istituito dal Senato milazzese nel 1696, compatrono della
città di Milazzo (Libro d’oro di Milazzo) Papa Urbano Vlll, il 23 marzo1630, lo
dichiarò PATRONO PRINCIPALE, IN PERPETUO DELLA SICILIA, COMPRATONO E CUSTODE DELLA
CITTA’ Dl MILAZZO. Papa Clemente XIl, il 15 luglio 1739, conferma e dichiara nuovamente
San Francesco di Paola PATRONO PRINCIPALE IN PERPETUO DE LLA SlCILIA, a parità "eàdem
ratione" con l 'lmmacolata (Roberti, P.G ius. Dis. Stor. Dell’Ordine, Vol. 3. Pp.
278-282). Ecco la sua vita.
Nascita e fanciullezza
Francesco nasce a Paola il 27 marzo 1416 da Giacomo Martolilla e Vienna da Fuscaldo
una coppia di contadini proprietari di terreni. Sulla casa paterna, prima della
nascita, la gente di Paola vede volteggiare lingue di fuoco. Appena nato, Francesco
si ammala a un occhio. La mamma, per ottenere la guarigione fa voto a San Francesco
d 'Assisi di fargli indossare il suo abito per un anno, inviandolo come oblato in
un convento francescano. Francesco ha nei genitori i primi esempi da imitare nella
preghiera e nella pratica penitenziale del digiuno e dell’astinenza Come qualunque
ragazzo è avviato alla vita cristiana.
San Marco Argentano
Adolescente, Francesco si reca a S. Marco Argentano nel convento dei frati conventuali
per l'adempimento del voto fatto dai genitori. La permanenza tra i buoni frati è
decisiva per la scelta della sua vita futura. Dopo un anno, all'età di circa 16
anni, lascia il convento forse perché nella comunità dei frati francescani non si
praticava la vita quaresimale, che egli viveva già per conto proprio sull'esempio
dei genitori. Tornato a Paola, con i genitori, si reca in pellegrinaggio ad Assisi.
A Roma, incontrando un cardinale con sfarzoso seguito, lo richiama sulle esigenze
di semplicità evangelica. E’ il primo segno dell'interesse di Francesco per la riforma
della Chiesa tanto desiderata. Durante il viaggio di ritorno l' incontro con alcuni
eremiti è decisivo per la sua scelta di vita.
Grotta
Rientrato dal pellegrinaggio ad Assisi decide di condurre vita eremitica e si
ritira in un podere di suo padre, distante quasi un chilometro da Paola. Disturbato
dalle visite di conoscenti e curiosi, si ritira in un altro podere ancora più solitario
e lì comincia a scavare una piccola grotta per riposarvi e pregare. L 'eremitismo
solitario di Francesco dura solo alcuni anni. La gente comincia a frequentarlo per
cercare in lui preghiere, conforto, guida spirituale. I primi miracoli accrescono
moltissimo la sua fama, e comincia pertanto un pellegrinaggio presso di lui da Paola,
dai paesi circonvicini, da Cosenza e via via da tutta la Calabria. Il carico dei
problemi che la gente deposita moralmente sulle sue spalle, lo rende interprete
dei più poveri presso i potenti, che spesso si accostano a lui con sincera conversione.
Comincia così anche un'azione sociale, resa credibile agli occhi della gente attraverso
uno stile di vita molto austero, da vero uomo libero dai condizionamenti terreni.
Tra la gente, che per tanti motivi va all'eremo per incontrarlo, ci sono alcuni
che chiedono di condividere il suo stesso stile di vita. Comincia così I'Ordine
dei Minimi.
Nascita del movimento
La fama di Francesco però, preoccupa la Curia Romana informata forse dai mercanti
che da Paola commerciavano in vino con alcuni suoi membri Paolo II manda un suo
messo a Paola per indagare sulla vita di San Francesco. C'era il fondato sospetto
che egli potesse far parte del movimento ereticale dei Fraticelli, da poco sconfitto
anche in Calabria. La sua povertà e la sua penitenza infatti richiamavano alcuni
loro tratti. Nel 1467 arriva a Paola Baldassarre de Guttrossis originario di Spigno
in Liguria esperto di diritto canonico. Recatosi da Francesco lo rimprovera per
lo stile di vita troppo rigoroso e difficile da condividersi, sostenibile solo da
un uomo “rustico e villano” come lui. Francesco. Prendendo tra le mani dei carboni
accesi, gli dice: “ A chi ama Dio tutto è possibile", dimostrandogli, così ,che
lo stile di vita da lui proposto per seguire la strada del Vangelo era possibile.
Il visitatore apostolico, tornato a Roma, oltre a riferire positivamente sulla sua
missione, chiede il permesso al papa per aggregarsi al movimento. Con il diploma
Decet Nos l 'arcivescovo di Cosenza, mons. Pirro Caracciolo, nel 1470 concede a
Francesco l’approvazione del movimento e la facoltà di stendere statuti per il governo
del nascente movimento, con la precisazione che questi non dovevano discostarsi
dalla tradizione dei Padri. Ha inizio così giuridicamente il movimento eremitico
di S.Francesco di Paola. Poiché era sorto accanto ad un oratorio dedicato a s. Francesco
di Assisi. Fu proprio l’Assisiate, in una visione a surggerire al Paolano di ingrandire
la chiesa che aveva iniziato. Nel 1974, dopo una inchiesta del vescovo di S.Marco
Argentano, Sisto IV concede l’approvazione definitiva del movimento con la costituzione
Sedes Apostolica.
Al servizio del Vangelo della penitenza per il rinnovamento della Chiesa
La fama della santità di Francesco si diffonde in tutto il regno di Napoli
e il Santo viene invitato a fondare nuovi conventi alla cui costruzione col laboratorio
personalmente. Sorgono così, conventi di Paterno Calabro, Spezzano del la Sila,
Corigliano, Maida, ove i seguaci praticano il suo stesso stile di vita, e rendono
viva tra la gente la presenza del loro fondatore. In tutti i conventi Francesco
per miracoli a beneficio di malati e bisognosi; egli è impegnato soprattutto in
un operoso apostolato di conversione e di una intensa opera sociale e politica.
A causa di quest 'ultima mentre è a Paternò, il re di Napoli invia i suoi soldati
per arrestarlo perché vede in Francesco un sobillatore delle masse contro il suo
governo. Ma il Santo non si lascia intimidire.
Prima espansione del movimento eremitico
Dopo la Calabria anche in Sicilia si costruiscono nuovi conventi a partire da quello
di Milazzo. Il viaggio verso la Sicilia e segnato da scene di entusiasmo tra
la gente, testimonianza della sua vita di fede e di intensa preghiera; è santificato
da miracoli di ogni genere, come quello del passo di Borrello, quando fa trovare
nella bisaccia di alcuni viandanti del pane fresco. In Sicilia arriva attraversando
lo stretto di Messina sul mantello ( San Francesco di
Paola) perché alcuni barcaioli a Catona si erano rifiutati di far salire sulla
barca lui ed i suoi compagni senza pagare. E’ il celebre miracolo che sta a fondamento
del suo protettorato sul mare.
San Franscesco di Paola 2