Storie di miracoli di Lourdes, Elisa Aloi

Elisa  Aloi, di Patti (ME), uno dei 65 miracoli

a cura del dott. Claudio Italiano

13 MAGGIO 2007, GIORNATA DI MARIA, PARLA ELISA ALOI A MONTAGNAREALE, SOPRA PATTI, MESSINA, SICILIA

cfr anche Moscati

 

Elisa Aloi mentre rilascia l'intervista a RAI 2Elisa Aloi in collegamento da Messina racconta la sua storia straordinaria alla RAI 2. A causa di una forma gravissima di tubercolosi ossea multipla fistolosa la signora Aloi ha passato 17 anni a letto isolata, è rimasta per 11 anni quasi totalmente ingessata e ha subìto 33 interventi chirurgici. Durante il terzo viaggio a Lourdes improvvisamente un formicolio alle gambe. "Sto morendo», pensava..".
Sette anni più tardi l'Arcivescovo di Messina dichiarò ufficialmente miracolo la guarigione della signora Aloi,quando dopo cinque anni la scienza aveva parlato di "guarigione inspiegabile". Anche noi la abbiamo conosciuta nella nostra carriera medica. Siamo andati a Montagnareale per ascoltarla di persona ed abbiamo capito che il medico propone e Iddio dispone. Il medico ha l'obbligo dei mezzi ma è Iddio che decide se una cura possa o meno sortire un risultato. E quando  pensiamo al caso Aloi, restiamo senza parole e sbalorditi. Del resto qualcuno, circa 2000 anni fa, disse a Lazzaro, che era morto da 3 giorni, "alzati e cammina! ", conoscendo tecniche di rianimazione a noi sconosciute. Io al massimo sono riuscito a rianimare una donna dopo 30 minuti di arresto, ma non sono santo....

Ci troviamo a 600 mt d'altezza, sopra la città di Patti, a Montagnareale Messina, in Sicilia, per un incontro di preghiera e riflessione, e per leggere le poesie sull'amore. Intervengono alla manifestazione la sig.ra Elisa Aloi di Patti che racconta la sua esperienza di Lourdes, di quel lontano 1958, quando per la terza volta si era recata dalla Madonna, nonostante il divieto del suo medico, A Montagnareale, Elisa Aloi oggi.il prof. Simone Di Cesare, che la stava curando per una forma terminale di tubercolosi ossea. La signora raccolta che era allettata ormai da più di 17 anni, con vistose piaghe purulente che coprivano tutto il suo corpo, mentre le lesioni interessavano le gambe e le vertebre. Nella sua cameretta di ospedale, non aveva neppure il conforto del vicino di letto, perchè nessuno accettava di starle accanto, in conseguenza dell'odore sgradevole che emanava dalle sue ferite.  Ma alla disgrazia già grave si aggiungeva anche il fatto che Elisa era orfana di entrambi i genitori e che, pertanto, era ancora più sola e triste, nonostante dei parenti si fossero presi cura di lei amorevolmente. Racconta, pertanto, la signora, che essendosi recata alla piscina con l'acqua santa della Vergine, date le sue condizioni gravissime, le avevano dato precedenza e, per prima, era stata bagnata sul corpo col veltro intriso dell'acqua di Lourdes. Non appena ciò era accaduto, Elisa aveva avvertiva una strana sensazione, come se qualcosa "si muovesse dai piedi fino alla testa" e pensava di stare per morire, mentre delle vibrazioni la prendevano al corpo ed alle membra, che fino ad allora erano come morte. Ciò avveniva durante il passaggio della processione del Santissimo; ella aveva chiesto, dunque, che togliessero il gesso, ma le persone che l'accudivano avevano sconsigliato la cosa, perchè la folla, incuriosita dal miracolo, avrebbe potuto soffocarla. Pertanto, accompagnata all'Ufficio di Prima Constatazione dei Miracoli, i medici preposti avevano osservato che i tubi di drenaggio che prima erano inseriti nelle piaghe del suo corpo per drenare i numerosi ascessi fetidi, putridi e purulenti, adesso erano asciutti ed adagiati lungo il suo corpo, come se una mano Divina li avesse rimossi e messi a lato!
Elisa Aloi sul suo lettuccio al momento del miracolo

Elisa Aloi nel 1958, quando si trovava sul suo lettuccio, inferma, all'epoca dei fatti di Lourdes, miracolata dalla Vergine

Alla sua insistenza di vedere se potesse muovere le gambe e drizzarsi in piedi, i medici avevano frenato il suo impeto e le avevano consigliato di rivolgersi piuttosto ai dottori di Messina, che l'avevano in cura, i quali avrebbero potuto rimuovere il gesso, se del caso, solo dopo gli opportuni controlli.  Una volta a Messina, perciò, il professore che l'aveva operata, nel vederla camminare, pensando si trattasse di un fantasma, aveva avuto dapprima un sussulto di spavento (ed Elisa raccolta l'evento con un sorriso sulle labbra)! I medici infine si erano resi conto che una guarigione inspiegabile era avvenuta e qualche anno più tardi anche l'Arcivescovo di Messina aveva dichiarato trattarsi di "guarigione miracolosa!".Infine, pur riconoscendo la guarigione sui generis, le avevano sconsigliato di sposarsi e di avere figli perchè i suoi organi genitali avevano risentito della malattia. Ma Elisa non aveva voluto ascoltarli ed aveva ben presto preso marito. Dalla sua unione erano nati 4 figli, ed ora si ritiene felicemente nonna di 2 nipoti!! Aloi ci appare semplice e credibile nella sua narrazione. "Non voglio esaltarmi - dice- nè mettermi in mostra. "

Le Grotte di LourdesMi interessa solo celebrare Maria Vergine e testimoniare la Potenza della Divinità, essendo io la testimonianza vivente dell'Amore di Maria per i suoi figli!" Le sue parole  ci commuovono e ci fanno accapponare la pelle, e così noi che siamo uomini di scienza non possiamo che inchinarci davanti alla immensa saggezza e bontà del Signore ed all'amore della Vergine Maria di Lourdes.

Segue una poesia sull'amore, scritta da una ragazza, che è stata premiata in occasione della manifestazione e celebra l'Amore della Vergine verso i suoi figli. Noi di gastroepato che abbiamo personalmente conosciuto la sig.ra ALOSI, che ringraziamo pubblicamente, vogliamo celebrare con lei la Santa Madre di Lourdes e testimoniare, da umili medici, la potenza del Redentore dell'Uomo.

L’amore

E ti ricorderò per sempre,
anche quando lo sguardo si spegnerà,
anche quando le stanche membra
si piegheranno sotto l’affanno del tempo,
il tuo ricordo mi solleverà,
il pensiero dei giorni che furono
e che saranno mi rinfrancherà,
perchè tu sei e sarai il mio Amore,
la ninfa vitale che scorre nelle mie vene,
il palpito del cuore che batte nel petto,
il vigore nel corpo mortale.
Ed anche quando le forze verranno meno,
il sapere che ci sei e ci sarai per sempre
darà forza al grigiore dei giorni miei,
e tingerà di oro anche il dolore degli affanni,
perché tu Amore ci sarai per sempre,
né il triste destino della morte ti spegnerà
.

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